L.R. 15/96 - L. 482/99 - Rassegna Teatro Friulano


Dopo chista biela comunicazion...
http://valvasonerasmo.blogspot.com/2011/06/ci-risiamoprovincia-di-pordenone-nuia.html,
ecco l'articul mandât ai giornai...

E’in fase di completamento la programmazione della 28 edizione della Rassegna di Teatro in Friulano a Valvasone; il Circolo Culturale Erasmo di Valvason in collaborazione con l’Associazione Teatrale Friulana proporrà infatti anche quest’autunno una Rassegna in cinque  serate, sono infatti numerose le Compagnie Teatrali che ogni anno propogono nuovi lavori con tematiche del teatro tradizionale e contemporaneo. Il teatro friulano ha in regione un punto di riferimento nell’Associazione Teatrale Friulana con sede a Udine, l’Ente fondato nel 1987, per iniziativa di alcuni appassionati di Teatro Friulano, è un organismo culturale riconosciuto di interesse Regionale e può contare attualmente su ben 54 compagnie iscritte provenienti dalle province di Udine, Pordenone e Gorizia; grazie a questo coordinamento le compagnie associate possono così essere presenti a numerose serate e rassegne di teatro prevalentemente in lingua friulana, in numerosi teatri o in altri spazi teatrali anche in piccoli paesi laddove il teatro professionistico non arriva, basti pensare che in 23 anni sono stati organizzati oltre 3.000 spettacoli. Il teatro in friulano è dunque ben vivo e la rassegna di Valvasone, per il risultato di pubblico che ogni anno partecipa ad un appuntamento ormai diventato consuetudine, ne è la prova, anche nella provincia di Pordenone la lingua friulana è apprezzata e tenuta in considerazione. Di diverso avviso sembra invece essere la Giunta Provinciale, Ente preposto alla concessione dei contributi ai sensi della legge regionale n.15 del 1996; alle associazioni che organizzano iniziative o curano la pubblicazioni librarie, che da anni operano in Provincia di Pordenone per la valorizzazione della lingua friulana, ancora una volta è stato risposto con una lettera fotocopia dello scorso anno, comunicando che nel capitolo di bilancio di previsione, quindi con una scelta prefissata, non è previsto alcun beneficio a favore della tutela e valorizzazione della lingua friulana. Le iniziative culturali e di intrattenimento non sono mancate nella nostra provincia, e sono puntualmente finanziate dall’Ente Provinciale, non mancano dunque i fondi; ma a ben guardare nessuna ha alcun riferimento alla lingua friulana; il Circolo e le altre associazioni hanno dunque sbagliato a richiedere il contributo ai sensi di una legge che tutela la nostra lingua? Forse maggiori risultati si sarebbero ottenuti richiedendo i finanziamenti per una generica Rassegna di Teatro o una pubblicazione dato che il termine “friulano” sembra proprio non essere gradito alla Giunta Provinciale di Pordenone. L’anno scorso, dopo le polemiche e gli articoli di malcontento, la Provincia di Pordenone si è attivata assegnando contributi reperiti presso l’Associazione delle Province Friulane ma quest’anno nulla di ufficiale è ancora giunto in tal senso alle associazioni che svolgono attività promozionali nell’ambito della lingua friulana. Ancora una volta le leggi non vengono applicate ed i richiami della Comunità europea  per la tutela delle minoranze linguistiche restano senza risposta. La Rassegna Teatrale a Valvasone, foss’altro anche l’ultima edizione, si terrà comunque anche quest’anno ed avrà inizio il 22 ottobre p.v. e proseguirà per altre tre sabati di seguito mentre dopo la pausa di sabato 19 novembre, la Compagnia Teatrale di San Martino al Tagliamento proporrà, dopo il debutto dell’11 novembre in occasione della festa del patrono, il 26 novembre a chiusura della Rassegna di Valvasone, un’elaborazione in friulano di una nota commedia di Moliere.   

Commenti

  1. Usti, 54 compagniis! Un frac! Sul fat dai sussidis, al somee che in Friûl al sedi compagn che a Bruxelles, ven a stâi che cence sussidis a no si puès fâ nuie e chest, ch'al sêti in furlan che in polac o cussí vie. O mi domandi fintramai se lis compagniis a no nassedin a pueste par podê vê i sussidis.

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  2. No forse no si sin capîs, i contribûts a servin par paiâ lis spesis dai scenarîs, lusôrs, locandinis, dirits su lis affisions, boi, SIAE sui dirits d'autôr, magari il noleggio di un furgon par puartâ i materiai sul puest da la recita,etc.
    Lis compagniis a son "amatoriâi" ven a stai che dopo vê lavorât dut il dì, la sera si cjatin a fâ lis provis par la passion di stâ insieme e a volîn ben a la lenga furlana. Di sigûr no son i contributs ca rivìn a robis fatis la motivazion a organizâ alc in furlan.

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