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Visualizzazione dei post da dicembre, 2009

Notizie da Valvasone

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E' disponibile in Chiesa, edicole e altri esercizi commerciali di Valvasone, il Bollettino Parrocchiale edizione Natale 2009. All'interno riflessioni e notizie sulla Parrocchia, a cura di don Domenico e collaboratori, con cronaca degli avvenimenti riguardanti Valvasone nel 2009.  

35n Zîr dai Arborâs -

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Ecco il percorso del 35°Giro dei falò, dopo il francobollo non poteva mancare il tracciato su Google; la partenza è al Ponte Delizia alle ore 19.15 circa e dopo le varie tappe indicate si giungerà all'arrivo in località Sassonia alle ore 21.15 circa. Premiazioni e presentazione francobollo il 6 gennaio alle ore 11.30 presso la Sala Roma. Visualizza 35n Zîr dai Arborâs in una mappa di dimensioni maggiori

35n Zîr dai Arborâs

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35 anni di “Arborât” a Valvasone        Con l’anno 2010 si rinnova per la 35a volta la tradizione del falò a Valvasone, la consueta manifestazione del 5 gennaio legata ai riti dell’Epifania, a cui viene abbinato un itinerario denominato “Zîr dai arborâs”- Giro dei falò”, non competitivo in bicicletta, con l’accensione dei falò nelle varie borgate. L’accensione del falò o “arborât”come si dice a Valvasone, era una tradizione che correva il rischio di andare in disuso quando 35 anni fa il Circolo Culturale Erasmo di Valvason e il Gruppo Marciatori di Valvasone hanno preso l’iniziativa di organizzare un itinerario con una marcia non competitiva, che collegasse i falò delle varie borgate. Nei primi decenni gli itinerari erano addirittura due, con in comune l’arrivo e la partenza; l’idea di spostare numerose persone a seguire le varie accensioni fu infatti di stimolo anche alle borgate che avevano abbandonato la tradizione del falò e si creò una sorta di competizione tra le varie zone de

Preghiera di Nadâl

Mancano pochi giorni al Natale ... e dopo questa preghiera, la Lettera di Natale firmata da 12 preti friulani per  UNA CHIESA DALLE PORTE APERTE di cui riportiamo alcuni passi: - Vorremmo soffermarci con voi a riflettere sulla chiesa che non chiude le porte a nessuna persona, che le accoglie tutte, non in una generica bontà, bensì con attenzione al volto, al nome, alla vicenda umana di ciascuna/o; una chiesa che, come il padre del Vangelo, è in attesa e comunica al figlio tornato a casa l’amore che sana e guarisce le ferite, umanizza, incoraggia, non la durezza che irrigidisce, colpisce e allontana. Una chiesa che chiami a far festa, a condividere complessità, tribolazioni e speranze; a percepire e vivere incoraggiamento e sostegno… Per questo non possiamo riconoscerci nelle parole e nei gesti di chi – anche rappresentante della chiesa - dichiara il no alle persone…: ci pare di percepire che la buona notizia del Vangelo inviti tutti ad entrare per poi comunicare, confrontarsi,

13 Dicembre - Riti del Solstizio d'Inverno - Santa Lucia

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Lucia , martire siracusana di epoca romana, è protettrice della vista proprio perchè con tortura le furono tolti gli occhi. Lucia...luce in un periodo dell'anno in cui le ore di luce sono ridotte e le giornata più "corte".  La tradizione di Santa Lucia è molto sentita in Svezia, le ragazze la sera prima del 13 dicembre, cantano per le vie, una canzone a Lei dedicata e con sul capo una corona con 7 candele accese. In Friuli e Veneto la tradizione si festeggia particolarmente a Udine in Borgo San Lazzaro con una fiera che si perpetua sin dal 1496. Per i bambini, come San Nicolò, porta piccoli doni a quelli che sulla porta o sul davanzale, hanno lasciato qualche biscotto e magari un po' di fieno o una carota per l'asinello suo aiutante.  Secondo alcune tradizioni contando 12 giorni, a partire dal 13 dicembre, si possono trarre i presagi paragonando questi ai 12 mesi del nuovo anno.

Riti del solstizio d'inverno - San Nicolò

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       San Nicolò , il 6 dicembre, è il primo dei riti tradizionali che segnano l'inizio del Solstizio d'Inverno . " A San Nicolò si siera il bò ", ricorda un proverbio friulano, a significare la pausa invernale dei lavori agricoli. La tradizione di San Nicolò, portatore di doni e  benefattore dei bambini, è anche legata a due leggende; la prima secondo la quale il Santo, venuto a conoscenza della triste storia di tre povere ragazze senza dote e senza futuro, avrebbe durante la notte lanciato nelle loro abitazioni tre doni preziosi (è a volte raffigurato con tre palle "d'oro" in mano), la seconda invece racconta di tre bambini uccisi e il cui corpo era stato occultatato, che furono fatti ritrovare sani e salvi da San Nicolò.

Immagina che esista una Banca che ogni mattina accredita la somma di Euro 86.400 sul tuo conto. Non conserva il tuo saldo giornaliero. Ogni notte cancella qualsiasi quantità del tuo saldo che non sia stata utilizzata durante il giorno. Che faresti? Ritireresti o spenderesti tutto fino all'ultimo centesimo ogni giorno, ovviamente!!!! Ebbene, ognuno di noi possiede un conto in questa Banca. Il suo nome? TEMPO Ogni mattina questa Banca ti accredita 86.400 secondi. Ogni notte questa Banca cancella e dà come perduta qualsiasi quantità di questo credito che tu non abbia investito in un buon proposito. Questa Banca non conserva saldi ne permette trasferimenti. Ogni giorno ti apre un nuovo conto. Ogni notte elimina il saldo del giorno. Se non utilizzi il deposito giornaliero, la perdita è tua. Non si può fare marcia indietro. Non esistono accrediti sul deposito di domani. Devi vivere nel presente con il deposito di oggi. Investi in questo modo per ottenere il Meglio nella sa

BHOPAL - 25 anni fa LA TRAGEDIA

     La notte tra il 2 e 3 dicembre 1984 avvenne a Bhopal, nella regione del Madhya Pradesh in India, un terribile incidente, la maggiore catastrofe industriale della storia, che provocò diverse migliaia di morti. In seguito ad una massiccia fuga di gas tossici, da una fabbrica di pesticidi di proprietà della multinazionale americana Union Carbide si sviluppò una nube di isocianato di metile, che si espanse su una zona densamente popolata. I morti si stima furono dai 16.000 ai 30.000 se si contano coloro che morirono nel periodo seguente per le conseguenze dell'intossicazione. I sopravvissuti, che riportarono gravi danni alla salute con invalidità furono almeno 200.000. Prima di quella notte vi erano stati altri incidenti e le acque dei pozzi, analizzate dopo la morte del bestiame, ma usate anche dagli abitanti della città, presentavano massicce quantità di mercurio, cromo, nichel, piombo, cloroformio e benzene. La notte del disastro per motivi di risparmio tutti i sistemi di sicu