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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

Piante spontanee delle Grave - 3^parte

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Si continua l’elenco delle piante spontanee, reperibili in questo periodo, nei prati magri delle Grave Tagliamento; la pianta seguente è la vedovella, ambretta comune (Vedovèle salvàdie, Knautia arvensis), si raccoglie prima della formazione del fusto florale per essere utilizzata cotta (minestre, frittate) o per contorni in insalate miste, ha proprietà diuretiche e depurative. Molto comune tra le commestibili è anche la barba di becco (Jerbe dal sorèli - Arzìle, Tragopogon pratensis) , si mangiano a primavera le radici e i giovani getti lessati o saltati in padella. Nella medicina popolare le radici sono indicate come antitosse ma l’intera pianta ha qualità officinali. Finalmente un fungo, è la spugnola (Morchella), commestibile dal sapore molto delicato, è consumabile solo dopo cottura (con coperchio aperto per far volatilizzare le sostanze tossiche) o seccato Una pianta presente nei prati da sfalcio, molto pregiata per l’alimentazione animale è la poligala (Polygala nicaensi

39^Stagione Concerti a Valvasone - 29 aprile/6-13 maggio

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Giovanni Gabrieli organista della Serenissima Signoria di Venezia Come da tradizione i programmi dei concerti di Valvasone propongono annualmente una precisa tematica musicologica con l'obiettivo di sottolineare soprattutto alcuni aspetti delle storia della musica per tastiera.  Quest'anno, la 39a stagione concertistica celebra, a quattrocento anni dalla morte, un importante personaggio della musica veneziana: Giovanni Gabrieli (1557-1612), organista-compositore, geniale innovatore della musica strumentale, intrecciata spesso con quella vocale in grandiose realizzazioni policorali. Musica di ampio respiro, rinnovata nei temi, straordinariamente gloriosa e declamatoria, alternata da chiaro scuri dinamici, di suggestiva spazialità, suggerita dalle volte e cupole mosaicate della Basilica di S. Marco; pagine musicali per grandi organici strumentali e vocali che, per numero di voci e struttura policorale (suddivisione spaziale in più gruppi corali), venivano esegu

Piante spontanee delle Grave - 2^parte

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Nella seconda parte della mattinata incontriamo la borracina (Jerbe riçulàrie, Sedum acre), vive in terreni aridi, ha sapore piccante e quindi poco utilizzabile in cucina mentre nella medicina popolare era usata per ammorbidire i calli. Di seguito l’eliantemo (Helianthemum …) e la ginestrella (Cosulùte, Genista tinctoria), pianta utilizzata, sin dall’epoca romana, per tingere la lana e i tessuti. Un’altra pianta dai molti usi è la rosa canina (Garòful di strie, Rosa canina), i frutti, (cinnorodi) “picecûl ) usati nella medicina popolare come vermifughi a causa dei peli interni, sono utilizzati, (la raccolti dopo la gelata ne facilita l’ottenimento della polpa), per fare marmellate e liquori e se seccati anche per tè. Sono ricchi di vitamina c e pertanto anche utilizzati per preparare integratori alimentari. Numerosi altri usi sia in medicina che per preparazioni cosmetiche. Segue il biancospino selvatico (Baràç blanc, Crataegus laevigata), pianta officinale usata nelle pato

Piante spontanee delle Grave - 1^parte

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Dopo la mattinata al Parco delle Risorgive di Codroipo e le piante spontanee di primavera con particolare sguardo a quelle tipiche dei prati umidi, ecco un’altra mattinata del corso per “conoscere le piante spontanee ad uso alimentare” assieme alla guida Stefano Da Ros, tecnologo alimentare e qui in veste di docente. Con lui  abbiamo conosciuto meglio i prati della zona Grave-Tagliamento . La pianta che segue è il sedano dei prati (Saôr(?), Peucedanum oreoselinum), strofinandole le foglie si sente il tipico odore di sedano ma in questo caso è di scarso interesse per uso umano ma molto gradito agli animali che lo trovano nel fieno. si prosegue con l’ erba medica selvatica , (Jerbe mèdiche zale, Medicago falcata) una leguminosa con radici lunghissime e fiore giallo tipica dei prati magri. Incontriamo quindi, in quantità, la lattuga maculata, costolina macchiata (Jerbe purcitàrie maglade, Hypochaeris maculata ), può essere mangiata cotta assieme ad altre piante, ha sapore amaro e

Piante spontanee di primavera - 6^parte

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La mattinata al Parco delle Risorgive di Codroipo ci ha fatto scoprire piante che pur essendo, nella maggior parte dei casi, sotto i nostri occhi, non immaginavamo commestibili o così ricche di proprietà benefiche o a volte tossiche. Con questa raccolta si conclude questa escursione dedicata alle piante spontanee tipiche di queste zone, in particolare dei prati umidi; tempo permettendo sabato 14 aprile sarà la volta della conoscenza delle piante spontanee presenti nelle Grave. Dal Parco delle Risorgive ecco quindi l’erba peperina (Cavriòle, Spiraea filipendula, Filipendula vulgaris) le cui radici sono ricche di salicilati e quindi antinfiammatorie ma che al contrario dell’acido salicilico non danneggiano le mucose dello stomaco. Breve accenno al ranuncolo bulboso (Pîd corvin di prât, Ranunculus bulbosus) considerato tossico Anche questa pianta è molto comune: si tratta della celidonia (Jerbe dal lat zâl, Chelidonium majus), tutta la pianta è ricca di alcaloidi, si tratta di una

Piante spontanee di primavera - 5^parte

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Si continua con le numerose e interessanti piante spontanee che si possono facilmente trovare in questo periodo; ecco i germogli del luppolo (Urtisòns, Humulus lupulus ), ottimi per frittate.       Proseguiamo con la consolida maggiore (Confièrvie, Symphytum officinale) un tempo se ne usavano le radici che sono ricche di zuccheri ed amidi ma sono invece sconsigliate per uso interno in quanto contengono anche  alcaloidi (nocivi a dosi elevate); vengono invece utilizzate nella produzione di pomate, le foglie sono utilizzate come impacchi in caso di punture di insetti e l’intera pianta può essere utilizzata per un macerato da utilizzare come fertilizzante. Ecco qui la valerianella (Ardielùt, Valerianella olitoria) la prima insalata di primavera, reperibile anche in vendita da coltivazione e negli orti considerata anche infestante. Una curiosità…è finita tramite blog anche nel sito di Jamie Oliver con il nome in friulano: vedi qui:   http://www.jamieoliver.com/bloggers/viewtopic.ph