BHOPAL - 25 anni fa LA TRAGEDIA
La notte tra il 2 e 3 dicembre 1984 avvenne a Bhopal, nella regione del Madhya Pradesh in India, un terribile incidente, la maggiore catastrofe industriale della storia, che provocò diverse migliaia di morti. In seguito ad una massiccia fuga di gas tossici, da una fabbrica di pesticidi di proprietà della multinazionale americana Union Carbide si sviluppò una nube di isocianato di metile, che si espanse su una zona densamente popolata. I morti si stima furono dai 16.000 ai 30.000 se si contano coloro che morirono nel periodo seguente per le conseguenze dell'intossicazione. I sopravvissuti, che riportarono gravi danni alla salute con invalidità furono almeno 200.000. Prima di quella notte vi erano stati altri incidenti e le acque dei pozzi, analizzate dopo la morte del bestiame, ma usate anche dagli abitanti della città, presentavano massicce quantità di mercurio, cromo, nichel, piombo, cloroformio e benzene. La notte del disastro per motivi di risparmio tutti i sistemi di sicurezza erano stati disattivati. La società responsabile del disastro era all'epoca una filiale del gruppo Union Carbide; in seguito Union Carbide vendette la filiale ad una società indiana, e successivamente la Union Carbide stessa fu rilevata dalla Dow Chemical, società americana tra i maggiori produttori del settore chimico. L’impianto teatro dell’incidente è ora abbandonato, il governo del Madhya Pradesh lo ha riacquistato nel 1998, ma secondo gli ambientalisti tutta la zona è ancora contaminata. Nessuno è mai stato processato per l’incidente di Bhopal, ma la Union Carbide ha versato 470 milioni di dollari di risarcimento al governo indiano. Alcuni inviati della britannica Bbc hanno preso un campione di acqua da una fontana a nord dell’impianto e lo hanno analizzato in Gran Bretagna: in esso è stato ritrovato un quantitativo mille volte superiore a quello raccomandato dall’Oms di tetracloruro di carbonio, una sostanza inquinante con effetti cancerogeni e dannosi per il fegato. A questa tragedia, Dominique Lapierre, giornalista e scrittore francese che ha dal 1981 ha fondato un' associazione umanitaria che opera in favore dei bambini di Calcutta e la sostiene con i provventi dei diritti d'autore dei suoi libri, primo fra tutti "La città della gioia", ha dedicato un reportage ed assieme al giornalista spagnolo Javier Moro ha pubblicato nel 2001 "Mezzanotte e cinque a Bhopal".
Fonti: Wikipedia, Mondadori, D.Lapierre -Mezzanotte e cinque a Bhopal -Corriere della Sera
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