Piante spontanee di primavera - 5^parte
Si continua con le numerose e interessanti piante spontanee che si possono facilmente trovare in questo periodo; ecco i germogli del luppolo (Urtisòns, Humulus lupulus), ottimi per frittate.
Proseguiamo con la consolida maggiore (Confièrvie, Symphytum officinale) un tempo se ne usavano le radici che sono ricche di zuccheri ed amidi ma sono invece sconsigliate per uso interno in quanto contengono anche alcaloidi (nocivi a dosi elevate); vengono invece utilizzate nella produzione di pomate, le foglie sono utilizzate come impacchi in caso di punture di insetti e l’intera pianta può essere utilizzata per un macerato da utilizzare come fertilizzante.
Ecco qui la valerianella (Ardielùt, Valerianella olitoria) la prima insalata di primavera, reperibile anche in vendita da coltivazione e negli orti considerata anche infestante. Una curiosità…è finita tramite blog anche nel sito di Jamie Oliver con il nome in friulano: vedi qui: http://www.jamieoliver.com/bloggers/viewtopic.php?id=53582
Un’altra infestante, dal gusto aspro ecco l’acetosella (Panevìn, Oxalis acetosella), può essere consumata in insalate ma con moderazione in quanto contiene acido ossalico, era anche usata per togliere le macchie specie quelle di ruggine.
Qui di seguito una pianta palustre che serviva, una volta seccata, per impagliare le sedie, è il carice (Paludìne, Sèdal (?), Carex verna, Carex riparia)
Proseguiamo con il caglio bianco (Cjandelute, Galium mollugo), il succo dei fiori e delle sue radici fa cagliare il latte, utilizzato anche per tingere la lana, può essere utilizzato come verdura cotta dagli effetti astringenti.
Di seguito ecco invece una pianta tossica, si tratta della brionia o zucca selvatica (Coce mate, Brionia dioica) le cui radici e bacche (rosse) sono velenose (fortemente purgative)
Si continua con la meloncella, pimpinella (Pimpinèle, Sanguisorba minor), le foglie odorano di melone o cetriolo e si può unire nelle insalate (con azione digestiva e rinfrescante), ha anche proprietà antiemorragiche e può essere utilizzata la foglia triturata nel caso di epistassi.
E ancora ecco l’erba cipressina (Lat di strie, Euphorbia cyparissias), tossica, il latte delle sue foglie provoca vesciche ed è velenoso (gli animali al pascolo la evitano).
un gran lavoro questo! Estremamente interessante e istruttivo.
RispondiEliminaDi tutte quelle che avete pubblicato ne conosco parecchie, ma tante altre le conosco ora grazie a voi e al vostro lavoro così dettagliato. Un bellissimo erbario da consultazione!
Grazie di cuore.
grazie/
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