Piante spontanee delle Grave - 2^parte
Nella seconda parte della mattinata incontriamo la borracina (Jerbe riçulàrie, Sedum acre), vive in terreni aridi, ha sapore piccante e quindi poco utilizzabile in cucina mentre nella medicina popolare era usata per ammorbidire i calli.
e la ginestrella (Cosulùte, Genista tinctoria), pianta utilizzata, sin dall’epoca romana, per tingere la lana e i tessuti.
Un’altra pianta dai molti usi è la rosa canina (Garòful di strie, Rosa canina), i frutti, (cinnorodi) “picecûl) usati nella medicina popolare come vermifughi a causa dei peli interni, sono utilizzati, (la raccolti dopo la gelata ne facilita l’ottenimento della polpa), per fare marmellate e liquori e se seccati anche per tè. Sono ricchi di vitamina c e pertanto anche utilizzati per preparare integratori alimentari. Numerosi altri usi sia in medicina che per preparazioni cosmetiche.
Segue il biancospino selvatico (Baràç blanc, Crataegus laevigata), pianta officinale usata nelle patologie cardiache, sono inoltre commestibili i frutti da cui si ricava una marmellata delicata ed i fiori seccati (raccolti a metà fioritura) si possono utilizzare per infusi sedativi (insonnia e stress). Una altra pianta dagli usi commestibili; è la salvia pratense (Sàlvie salvàdie-Sàlvie di prât, Salvia pratensis) le giovani foglie si possono consumare in insalata, per frittate, torte salate od anche seccate per aromatizzare, ha un sapore meno deciso della salvia officinalis coltivata.
sempre tossica (purgante) è la globularia (Sgòibe, Globularia vulgaris-G. punctata) continua…
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