Piante spontanee di primavera - 4^parte

Tra le piante, che la maggior parte dei partecipanti non conosceva, ecco il lampascione, cipollaccio, giacinto dal pennacchio (Ai di lôf, Puâr salvadi, Muscari comosum) con foglie di tipo narciso e un bulbo (dal sapore amaro) situato molto in profondità, che si conserva sottolioCollage di Picnik2
Incontriamo poi la borsa del pastore (Guselâr, Capsella bursa-pastoris), le foglie a rosetta, prima che la pianta fiorisca, sono commestibili in insalate; questa pianta ha proprietà emostatiche e cicatrizzanti per la notevole presenza di tannini.DSCN9717
Nonostante il terreno secco a causa della penuria d’acqua, ecco il crescione dei prati (Rùcule di campagne, Rorippa sylvestris) pianta perenne le cui foglie tenere si possono mangiare crude in insalate, ricco di sostanze minerali come il ferro è usato come ricostituente.DSCN9720
Ecco un’altra pianta ben nota, simbolo dell’arrivo della primavera, la primula (Pestelàc, Primula vulgaris), si utilizzano in cucina i fiori ma le foglie tenere sono usate fresche per insalate o come verdura cotta; ha varie proprietà e la radice (che contiene salicilato di metile) ed i fiori si usavano come antiemicranico.DSCN9786A seguire l’edera terrestre (Condrède, Glechoma hederacea), l’infuso addolcito con miele è utilizzato come calmante della tosse.DSCN9724
Incontriamo ora la silene bianca (Silene latifolia subsp. alba) a foglia pelosa, è una parente della più pregiata silene vulgaris (Sclopìt) e pur non avendo un sapore deciso, può essere ugualmente usata per risotti e minestre.DSCN9727
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