Prati stabili di Pasian di Prato - 4^ parte

Un altro cespuglio che in questa stagione colpisce per i numerosi fiori bianchi è il sanguinello (Sànzit, Cornus sanguinea), è una specie officinale con proprietà anticoagulanti, i frutti sono ricchi di vitamina C ed i rami giovani per la buona flessibilità possono essere usati per intrecciare cesti mentre il legno più maturo per manici di attrezzi agricoliDSCN0400
ancora alcune orchidee DSCN0404
DSCN0414
eccoci ora di fronte al simbolo dei prati stabili di Pasian di Prato, una secolare e maestosa farnia (Rôl, Quecus robur)DSCN0410
DSCN0556
superstite di una specie che nei secoli scorsi popolava comunemente tutti i boschi dell’attuale Pianura Padana, conosciuta anche come rovere di Slavonia, ha un legno duro e resistente, utilizzato per mobili pregiati e botti da invecchiamento vini e liquori mentre le ghiande che produce venivano utilizzate per l’alimentazione suina. Si continua quindi con la poligala (?, Polygala nicaeensis'?), una pianta che negli animali stimola la produzione di latte, già incontrata nelle GraveDSCN0436e di seguito invece due piante che si potrebbero confondere tra loro, si tratta della silene alba (commestibile a destra della foto, già incontrata sia nelle Grave che nel Parco delle Risorgive, con foglie più pelose) e la saponaria (Savonàrìe, Saponaria officinalis), pianta tossica ma officinale, molto purgativa e diuretica le cui radici e foglie (lisce) venivano usate al posto del sapone o per rivitalizzare tessuti DSCN0425
ai margini dei prati ecco ancora il colchico (tossico da non sottovalutare vedi articolo e qui) DSCN0426

passiamo quindi all’ eliantemo (Rose dal soreli, Helianthemum nummularium),
DSCN0429
ed un fungo, si tratta della vescia ( Lycoperdon coelatum) commestibile e consumabile finchè è compatto, carnoso e bianco, può raggiungere anche notevoli dimensioni DSCN0439
DSCN0441
ecco un’altra pianta molto comune, utilizzata sia come officinale che nella medicina popolare; è il sambuco (Saût, Sambucus nigra). I fiori si possono mangiare fritti con pastella oppure utilizzati per sciroppi dissetanti e digestivi da diluire in acqua, seccati sono invece utili nel caso di bronchiti, influenze ecc. per le qualità sudorifere. Con le bacche mature si possono ottenere sciroppi e marmellate con vitamina A e C, lassativi se usati in quantità, quelle seccate sono la base di molti tè alla frutta, un tempo utilizzate anche per tingere stoffe. Anche il legno è utilizzabile per manici di attrezzi agricoli.DSCN0560
di seguito il frassino orniello (Vuâr, Fraxinus ornus), commestibile ed officinale, l’infuso di foglie è depurativo e lassativo, così come la manna, una linfa che si solidifica all’aria, ottenuta dall’incisione della corteccia CIMG3347
Un altro arbusto è lo spincervino (Spin neri, Rhamnus cathartica), confondibile con il prugnolo ha rami spinosi; le bacche vengono utilizzate per infusi lassativi e diuretici, in passato di utilizzavano per tingere la lana di verde. CIMG3349
Un’altra orchidea (Cocolutis verdis, Listera ovata)DSCN0544
e lungo il sentiero che porta ai prati del Beato Bertrando, numerosi cespugli di evonimo (Barète di predi, Evonymus europaeus), tutta la pianta è tossica specie i frutti, che non essendo presenti cliccando qui (fonte Actaplantarum) si possono facilmente riconoscere.CIMG3352
continua…

Commenti

Post popolari in questo blog

Vigilia dell' Epifania - Benedizione dell'acqua e della frutta

Piante spontanee di primavera - 3^parte

Emigrazione friulana d’altri tempi