Prati stabili di Pasian di Prato - 2^parte
Continua l’itinerario della mattinata a Pasian di Prato, in avvicinamento ai prati stabili, in un capo di mais prima dell’imminente aratura, troviamo una bella lattuga selvatica (Latùie salvàdie?, Lactuca serriola), da consumare lesse le foglie tenere.Ancora il farinello (Farinèle, Chenopodium album), già incontrato nelle Grave, pianta infestante dei campi coltivati ma che può essere commestibile una pianta di crescione selvatico ormai avizzita
ed uno scardaccione (Giardòn, Cirsium arvense), le cui radici hanno proprietà digestive e depurative, le foglie tenere, dal sapore di carciofo, sono usate in cucina lessate e saltate in padella anche con altre erbe.
sempre tra i campi coltivati troviamo la malva (Malve, Malva sylvestris), usata nella medicina popolare ed in erboristeria per le sue proprietà emollienti dovute al fatto che è costituita principalmente da mucillagini. E’ un calmante del tratto gastrointestinale ma è utile anche in caso di bronchiti e disinfettante delle mucose della bocca. In cucina è utilizzata, le foglie, in minestre come addensante o nei ripieni di ravioli o frittate.
Sempre ai margini dei prati, la brionia (tossica già descritta qui)
la veccia (Vèce, Vicia sativa) pianta da foraggio o da sovescio per la proprietà delle leguminose, dovuta alla presenza di un battere sulle radici, in grado di fissare l’azoto ed arricchire il terreno.
una bella pianta, ormai fiorita, di papavero o rosolaccio (Confenòn, Papaver rhoeas), in primavera si raccolgono le tenere rosette e si consumano cotte, anche con altre erbe, saltate in padella o per ripieni di torte salate ed altro.
di seguito la lapsana, grespignolo (Conviéli, Lapsana communis), le foglie di primavera si consumano cotte, qui è già un po’cresciuta
e questa invece dovrebbe essere la cicutaria (Gruìne, Erodium cicutarium), non proprio commestibile
Eccoci arrivati ai prati stabili veri e propri, distinguibili dal frinio dei grilli, sono un vero tesoro di biodiversità floristica. A cominciare da questo garofanino sanguigno (Sclopòn salvàdi ?, Dianthus carthusianorum).
o questo insolito, per la dimensione, latte di gallina (Lat di gjalìne, Ornithogalum umbellatum - Ornithogalum kochii). continua…
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