42a Stagione Concerti Valvasone 2015 - 3 maggio
La
pubblicazione a Venezia, nel 1540, della Musica
Nova accomodata per cantar et sonar sopra organi e altri strumenti composta per
diversi eccellentissimi musici, segna una data fondamentale per
l’affrancamento della musica strumentale da quella vocale, una decisa
emancipazione dal quadro stilistico del mottetto e della toccata. Tale novità
editoriale evidenzia la necessità di razionalizzazione della musica
strumentale, finora lasciata all’ improvvisazione, ai repertori vocali, sembra
scaturire dal consumo di musica per complessi strumentali che da tempo si
produceva. Di pari passo l’evoluzione degli strumenti a fiato ed in seguito
della liuteria contraddistingue i diversi passaggi che implicano nuovi mezzi
compositivo-espressivi della musica stessa.
Alla
“Musica Nova” seguirono una molteplicità di pubblicazioni «accomodate per
cantar et sonar d’ogni sorte di istromenti», fino a giungere a quelle grandiose
e policorali concepite da Andrea e Giovanni Gabrieli per uno dei luoghi più
straordinari per far musica: la basilica di S. Marco. Tra Cinque e Seicento la
basilica diviene teatro di sorprendenti esecuzioni policorali realizzate con
ampie dotazioni di strumenti e voci, dislocate in più cantorie contrapposte per
raggiungere effetti stereofonici, dialogici, ed infine, concertanti. Sarà il
modello di riferimento cui molte altre chiese – nei limiti delle loro risorse –
tenderanno ampliando o aggiungendo cantorie per accogliere organici strumentali
e vocali maggiori. Tali sfarzosi apparati musicali erano talmente ambiti dalle
Corti europee, che alcuni sovrani mandavano, a proprie spese, organisti e
compositori a studiare in Italia o richiamavano musicisti, fenomeno questo che
in seguito si perpetuerà nel ricercato melodramma italiano.
I
cinque concerti qui programmati offrono un saggio sulle antiche prassi
esecutive partendo dall’antico canto piano in alternatim con l’organo, alla pratica della diminuzione (tecnica di ornamentazione consistente nel variare
semplici melodie con figurazioni più complesse) dei più popolari madrigali in
auge a quel tempo affidata al cornetto. Altresì raro per le difficoltà
tecniche, il concerto per tromba naturale, che propone le poche testimonianze scritte per tromba & organo insieme di Girolamo Fantini e Bonaventura
Viviani seguite da un saggio di squisite pagine barocche di Händel. Gli esecutori di questo primo appuntamento, il 3 maggio, saranno Gabriele Cassone e Manuel Tomadin
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