Anche a Valvasone si tiene nel pomeriggio del 5 gennaio, la benedizione dell'acqua e della frutta , ecco alcune note storiche dal testo del rito della Parrocchia SS.mo Corpo di Cristo di Valvasone tratte da "La Bibbia in lingua corrente" LDC-ABU United Bible Societes 1985. Il 6 gennaio fu per le Chiese d'Oriente la data originaria del Natale. Ma già nel secolo IV, quando venne introdotto da Roma la festa del 25 dicembre, in uno scambio che rispettava e valorizzava le diversità, l'Epifania divenne la memoria del Battesimo del Signore, "principio e consacrazione" del nostro Battesimo. Si evidenziava così il contenuto salvifico della Natività: "Egli è nato perchè noi possiamo rinascere". Per l'Oriente l'Epifania, o festa delle luci, divenne, assieme alla Pasqua e alla Pentecoste, una delle date per la celebrazione del Battesimo. Un rito proprio di questa solennità è la benedizione delle acque, che dalla Palestina si diffuse
Terza parte della mattinata al Parco delle Risorgive di Codroipo; la pianta seguente è tossica, si tratta del ranuncolo dei campi (Ranuncul, Jerbe nere(?), Ranunculus arvensis), provoca irritazione della pelle (bolle) per contatto. Si prosegue con la romice (Lenghe di vacje, Rumex patientia), cugina del rabarbaro, ha una radice ricca di ferro che un tempo veniva messa in infusione nel vino; tagliando le foglie si nota alla la base una specie di bava da cui deriva appunto l’appellativo di lingua di vacca; le foglie sono utilizzabili in minestre ed anche per migliorarne la consistenza come addensante. Incontriamo adesso questa piccola pianta molto diffusa, è la bugola, erba di San Lorenzo (Ajuga reptans), usata come emolliente e cicatrizzante della pelle; Grande diffusione in tutti i prati e zone boschive per la falsa ortica maggiore (Urtìe màtte, Lamium orvala), distinguibile dalla vera ortica (vedi parte 1^) oltre che per le foglie non urticanti anche per il fusto a sezione
La famiglia Cinat dal 1884 in Argentina Il Friuli è stato a lungo terra di emigrazione, in particolare quella verso l’Argentina è documentata sin dal 1877; il primo nucleo agricolo popolato da contadini friulani sorse infatti non molto lontano da Reconquista nel nord della provincia di Santa Fe’: le prime dieci famiglie friulane vi giunsero il 6 novembre 1877 e a quel piccolo insediamento dettero il nome di “Estrella d’Italia”-Stella d’Italia- (fonte Javier Grossutti –Università di Trieste “L’emigrazione dal Friuli Venezia Giulia in Argentina e Uruguay” ). Il viaggio in nave, verso quel paese che prometteva terreni a buon prezzo, durava quasi un mese e non era privo di pericoli a causa delle malattie che si sviluppavano in condizioni igieniche precarie, la corrispondenza con i propri cari rimasti in Friuli era anch’essa difficoltosa ma il legame rimaneva comunque indelebile. Ai giorni nostri invece le comunicazioni sono agevoli, a volte basta una “e-mail” per raggiungere ogni parte d
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